Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

IL PROCESSO AGLI ASSASSINI 285 « Basterà ricordare in proposito il telegramma inviato dal Capo dell'Ufficio Stampa a tutti i direttori di giornali legati al governo, in data 30 maggio, nel quale, dopo aver ricordato che " la cronaca delle prime sedute parlamentari ha rivelato in forma chiara ed inequivocabile quali siano i propositi e i piani delle varie opposizioni esasperate per lo stato di impotenza cui le condanna irrimediabilmente il vittorioso regime fascista più che mai consolidato dopo il discorso della Corona ", è precisato che le " odierne,• premeditate ed eccessive provocazioni culminate nel discorso Matteotti fanno parte di questo piano concertato all'indomani della vittoria del sei aprile. Sarà perciò opportuno e veramente patriottico che il vostro giornale, sia nella cronaca degli incidenti odierni, sia nelle note di commento, sveli con energia e severità di giudizio, e assegnando sin d'ora le responsabilità che obiettivamente ricadono sui tracotanti leaders dell'opposizione (particolarmente quella cosiddetta costituzionale e l'altra unitaria), questi propositi destinati a seriamente compromettere, per l'inevitabile e doverosa reazione che il regime fascista a un bel mòmento opporrà senza riserve di sorta, la raggiunta auspicata normalizzazione della vita nazionale" ». « Documento quanto mai significativo che non ha davvero bisogno di adeguati commenti, per la sua precisione e le direttive che impartisce, seguìto dallo scritto dello stesso Mussolini nel quale è detto testualmente : " Dopo il suo discorso provocatorio !'on. Matteotti meritava qualche cosa di più tangibile dell'epiteto di masnada lanciatogli dall'onorevole Giunta" ». Gli atti processuali dai Senato ritornarono alla Sezione di Accusa alla metà del 1925, e vennero di bel nuovo posti a disposizione del P.M. per le sue conclusioni definitive, BibliotecaGino Bianco

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