Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

284 LA VITA E L'OPERA DI GIACOMO MATTEOTTI toria e dopo la chiusura di questa, molti importanti documenti sui quali si era basata la Commissione per la redazione della sentenza, relativi all'uccisione dell'on. Matteotti. Quando gli atti della istruttoria Matteotti vennero letti dalla Commissione istruttoria del Senato e dal difensore di De Bono, avv. Francesco Di Benedetto - nota il Del Giudice --,- tutti rimasero esterrefatti dal cumulo di prove schiaccianti che fin dai primi giorni erano emerse a canco del quadrumvirato Mussolini, Rossi, Marinelli, De Bono. La cosa divenne ben presto di pubblica ragione. « I pochi deputati di opposizione, che non avevano seguito l'esempio dei loro colleghi aventiniani, interpellarono al riguardo gli uomini ch'erano al Governo. Il 3 gennaio 1925 Mussolini, ormai padrone assoluto della situazione, ebbe a fare una dichiarazione senza precedenti di sorta in alcun governo e regime costituzionale. « Rimossa ogni vergogna nel suo luciferesco orgoglio, con voce di minaccia gridò: "Dichiaro in faccia a tutti che assumo apertamente la piena responsabilità, morale e politica, di quanto è accaduto ". · « Ù:na frase abbastanza rovente è nella parte della Sentenza laddove, a proposito delle arbitrarie perquisizioni operate nelle abitazioni degli imputati e dei sequestri fatti dalla P.S. senza alcun controllo da parte della magistratura, si dice " che il fatto arbitrario di perquisizioni e di sequestri è evidente e fu eseguito allo scopo di favorire i. colpevoli e sottrarre tracce del reato " ». Da notare anche questo documento:' 4 « ... Minacce ricorrevano su tutti i giornali da parte della stampa fascista e anche da autorità e deputati fascisti, come è risultato, dietro ordini venuti dall'alto. 4 SEGHI, op. cit., p. 58. BibliotecaGinoBianco

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