IL PROCESSO AGLI ASSASSINI 277 Anche Albino Volpi « nelle sue risposte fu sempre negativo e sostenne imperterrito, senza dare segno di commozione alcuna, le parole di scherno che gli moveva Tancredi, il quale ne imitava perfettamente la voce ». Gli altri imputati quali esecutori del delitto, Viola, Putato e Poveromo furono, al pari del Dumini, negativi. Filippo Filippelli dapprima si .mantenne negativo, eppoi, incalzato, si disse disposto a parlare, e dichiarò che Dumini e Putato gli avevano chiesto l'uso della macchina per qualche giorno e che la sera del 10 gli confessarono : « Filippelli, oggi è successo un pasticcio, al quale bisogna prontamente rimediare. Matteotti oggi è morto! ». Poscia prese a raccontare, dice sempre Filippelli, « che, dopo il discorso violento pronunciato dal deputato socialista alla Camera, contro. il fascismo in genere e contro Mussolini in ispecie, questi aveva fatto capire ad esso Dumini che bisognava dare una lezione a Matteotti. « Oggi, per incarico avuto da Mussolini, Giovanni Marinelli, il Putato ed altri compagni, abbiamo atteso con l'automobile ferma sul Lungotevere Arnaldo da Brescia in vicinanza dell'abitazione di Matteotti, e quando verso le 16 il deputato è uscito per r:ecarsi alla Camera, lo abbiamo rapito e chiuso per forza nella vettura. « Mentre l'automobile correva, avendo il deputato opposta resistenza ai compagni, questi nella colluttazione lo hanno ammazzato. Il guaio è che, per il sangue versato dal deputato socialista, la vettura è rimasta tutta macchiata, ed è urgente farla scomparire. Tu ci devi aiutare». Richiamato il Dumini e posto a confronto col Filippelli, « questo rimase fermo nelle dichiarazioni, mentre l'altro serbò un contegno assai equivoco». In seguito alle rivelazioni del Filippelli, i due inquirenti spiccarono mandato di cattura contro Cesare Rossi e Giovanni Marinelli « ed avremmo dovuto spiccare altro manBibliotecaGino Bianco
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