FINE E RIVENDICAZIONE DELL'AVENTINO Nel novembre del 1926 i deputati che facevano parte dell'Aventino venivano dichiarati decaduti dal mondo parlamentare, e così non rimase ai sopravvissuti più in vista, paralizzati in ogni loro forma di attività in patria, che prendere anch'essi la via dell'esilio. Un giudizio degno di attenzione sull'Aventino ha espresso Don Luigi Sturzo, delineandone le fasi e il significato : « L'Aventino - egli scrisse - indicherà ormai quel periodo tumultuoso di smarrimento morale e politico, durante il quale i veri rappresentanti del popolo ·(poiché gli altri deputati erano stati scelti dal Governo) abbandonarono l'emiciclo e adottarono una tattica difensiva ed offensiva extra-parlamentare». « Il rifiuto di partecipare alla seduta del 24 giugno 1924, l'indomani dell'assassinio di Matteotti, non implicava una astensione prolungata». « ... L'Aventino si rinforzò nell'estate seguente, durante le vacanze parlamentari e la tattica si confermò in novembre, quando i deputati di opposiicione ebbe~o constatato che Mussolini rifiutava di accordare il minimum di garanzia indispensabile per una ripresa dell'attività parlamentare». Biblioteca Gino Bianco
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