Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

256 LA VITA E L'OPERA DI GIACOMO MATTEOTTI di quattordici o quindici contro sette od otto. Il numero conterebbe poco, ciò che conta è lo spirito, che è decisivo. Gli assenti poi sono ... un ospedale. Anche rimorchiati, non prenderebbero la parola; insomma, verrebbero come condotti al macello. « D'altronde, anche negli altri Gruppi sono le stesse tenaci resistenze. « Modigliani, Gonzales ed altri sono per le dimissioni immediate, che la maggioranza della stessa maggioranza rifiuta; mentre parecchi di noi, data la non-discesa, ossia la morte dell'Aventino parlamentare, siamo d'accordo cm dimissionisti » (Turati, 16 giugno). E l'indomani aggiunge: « ... Negata la discesa nell'aula, bisogna che l'Aventino faccia altro. Mi sforno di organizzare questo altro. Nella seduta di Gruppo si profilarono propositi che io avevo accennato in altra riunione e che si cercherà di far maturare » (Turati, 17 giugno). Secondo la signora Anna, « il vero compito dell'Aventino dovrebbe ora concentrarsi nella preparazione morale e materiale delle elezioni, le quali, dopo votate le leggi fascistissime, potranno venire in ottobre, subito dopo il processo Matteotti » ·(Kuliscioff, 18 giugno). Un mese dopo, nel luglio del 1925 : « ... All'ultima ora abbiamo una minacciata defezione dei popolari. Con dei pretesti tentano ritardare; e discutono ancora. È fifa? Un pretesto è, fra altri, è che sono qui troppo pochi. De Gasperi spera di indurli, ma convocano gli assenti per lunedì. Questa proprio non ce l'aspettavamo e non ce la meritavamo. Comincia ad aver ragione Modigliani circa i " pretacci ". Se non si sapesse nulla, sarebbe poco male, BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==