SULL'AVENTINO 255 zioni e forse anche la rmunc1a -all'ultima vostra carta » (Kuliscioff, 11 giugno). « ... Oggi la depressione è in continuo aumento. Farinacci ·intimò il bando dall'Italia a Donati e stamane si è deciso dai suoi amici, ed egli accettò, che stasera partirà per Parigi. Errore gravissimo, perché costituisce un precedente dannoso per tutti noi » (Turati, 11 giugno). Qualche giorno dopo : « ... La cause est iugée, e non ho neppure bisogno dei tuoi _ultimi consigli. S'è adunato il Gruppo e la conclusione è che non si vu-ol combattere. Su tredici presenti (l'assenza degli altri è, del resto, un altro sintomo di quanto possa il senso del dovere!) sette erano contrari, sia pure per motivi e con conseguenze diverse e, tenuto conto delle opinioni già esposte dagli assenti, fanno una maggioranza contraria nella d.ata per loro vergognosa: ed il mattino del 10 il portone era sbarrato con picchetti di bersaglieri. Questa fu la prima volta e l'ul.tima ( dal 1848 ai nostri giorni) che il palazzo del Parlamento sia stato chiuso. Turati diceva che era pur questa una commemorazione ... ; ma Amendola (il più eroico martire di quella resistenza) si mise alla caccia di altro locale e ci convocò per le ore 16 in una grande cantina del giornale " Il Mondo ". Quasi tutti gli Aventiniani si trovarono al convegno; un centinaio di ascoltatori devoti e decisi. Presiedettero Amendola e Turati ed io in mezzo a loro (mi viene il magone a ricorilare) dissi il discorso; che poi il Greppi pubblicò in resoconto stenografico nel settimanale milanese di fine giugno, col titolo "Non essere vili". I fascisti scornati fecero qualche chiassata per il centro di Roma alla sera; ma la prima commemorazione era fatta; così come a mezzodl di quel giorno molti di noi avevano scortata la vedova Matteotti fino al ~ippo della famigerata Quartarella per portare corone :.>. BibliotecaGino Bianco
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