Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

NELL'.ANNUALE DELLA TRAGEDIA In un ordine del giorno votato il 7 maggio 1925 dal Comitato delle opposizioni, si manifesta il proposito di mantenere la tattica aventiniana senza mutamenti di sorta, cioè senza alcuna riorganizzazione o intensificazione, « perché », osserva Turati (16 maggio), « si riconosce che l'Aventino è agli ultimi strepiti », e « nessuna speranza che le elezioni amministrative possano segnare una riscossa promettitrice ... ». « Contro la discesa l'argomento più formidabile è questo: che l'atteggiamento combattivo non sarà mantenuto da moltissimi, che ardono di ritornare alla vita parlamentare normale - quasi che questa esistesse! - e si mescolerebbero agli avversari negli uffici, nelle commissioni, nelle piccole discussioni quotidiane; salvoché da questo ci salvasse la rabbia avversaria con la èazzottatura e peggio a breve scadenza. Se no, l'Aventino si spappola, e, ciò che è peggio, si rinnega e si disonora » (Turati, 4 giugno)._ Per la commemorazione del 10 giugno, l'opposizione ha chiesto una sala in Montecitorio, ma il Presidente l'ha negata. Anzi, Farinacci in « Cremona nuova » annuncia che ogni commemorazione sarà impedita alla Camera e fuori. BibliotecaGino Bianco

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