Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

24 LA VITA E L'OPERA DI GIACOMO MATTEOTTI organizzazione dell'assicurazione stessa, bensì solamente perché « non tutti gli operai sono capaci di contribuire al pagamento dei premi, necessari per attuare queste assicurazioni », Matteo Matteotti propone· di « rendere ufficio dello stato anche quest'ultimo compito delle associazioni professionali, serbando la medesima organizzazione che queste associazioni professionali posseggono ». Qui sono in nuce i vari aspetti del problema della disoccupazione e i rimedi escogitati e gli istituti che nel 1919 vennero creati per l'assicurazione contro la disoccupazione. Giacomo, allora sedicenne, sia conversando con lo zio, sia leggendo gli scritti sulla « Riforma sociale » diretta da Luigi Einaudi, sia meditando sul volume qui citato, e guardandosi attorno al suo desolato Polesine, trasse motivi di convincimento sullo stato della popolazione e sui rimedi da apportarvi? È quasi certo, se, appena quattordicenne, racconta Aldo Parini, partecipò al movimento giovanile del Partito Socialista e poi, ventenne - nel 1904 - si iscrisse alla sezione adulti, seguendo l'esempio del fratello Matteo. Al ginnasio e al liceo « Celio » di Rovigo si fece notare come alunno studioso e diligente, si fece stimare e benvolere dagli insegnanti e dai condiscepoli : studioso, non sgobbone, frequentava la biblioteca dei Concordi, attendendo a studi storici e letterari. Ottenuta la licenza liceale, ·continuò gli studi a Bologna nella facoltà di giurisprudenza, frequentando con assiduità le lezioni di diritto penale avendo, come maestro prediletto, Alessandro Stoppato del quale frequentò lo studio, continuando negli studi di diritto penale sotto la sua guida e valendosi anche dei consigli del fratello Matteo. Durante le vacanze scolastiche e dopo conseguita la laurea, viaggiò molto in Italia ed all'estero, un po' per svago ed anche per studio, visitando Germania, Austria, BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==