250 LA VITA E L'OPERA DI GIACOMO MATTEOTTI l'orizzonte si è chiuso più che mai. Non sono pessimista, ma bisognerà armarsi di grande pazienza, perché non credo, come non credevo mai, ad una prossima fine » (Kuliscioff, 10 gennaio). « ... Nel pomeriggio di ieri e nella mattinata di stamane il Comitato delle opposizioni esaminò la situazione da tutti i lati e continuerà ad esaminarla dalle sedici di oggi fino a cena e i vari membri e le varie tendenze si v.anno accostando verso una media comune. E, anzi senz;altro (anche delle riunioni dei gruppi) gli estremi opposti - rientrata nell'aula nelle presenti condizioni e dimissioni, ossia fuga - il Comitato tende ad allargarsi, a diventare un vero Comitato nazionale per la difesa di tutte le libertà civili e un organo tempestivo ed attivo per la campagna elettorale, anche se dovesse esplicarsi sotto forma di astensione: soluzione quest'ultima che giova affacciare ma nel proposito della quale troverei assurdo impegnarci, perché, se essa fu impossibile nelle ultime elezioni, Io sarà tanto più nelle future, con le direzioni dei Partiti fatte impotenti, dello spezzettamento dell'Italia in 560 collegi, con relativa vanità, posizioni locali, rivalità e piccinerie di uomini, di gruppi e di partiti ». « ... Persistere e non fare sciocchezze : in questo senso ho battagliato anch'io nel Comitato delle opposizioni, questa volta aiutato poderosan1ente da Mené, che mi pare abbia ritrovato tutto il suo equilibrio » (Turati, 10 gennaio). « Treves s'è fissato nell'idea del " passo passo il tre ", e, poiché non è passata, almeno in quella forma, vede tutto finito. Ma non è vero niente. Abbiamo già sventata l'illusione che ci aveva preso nei primissimi del mio ritorno qui che le cose camminassero rapidamente, dovevamo armarci, e ci siamo infatti armati, di un nuovo stock di pazienza; ma questo è tutto. La battaglia è tutt'altro che perduta, l'orizzonte è apertissimo, e la stessa " ultima carta ", che Biblioteca Gino Bianco
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