Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

238 LA VITA E L'OPERA DI GIACOMO MATTEOTTI Quindi affermò coraggiosamente: « Una questione morale, la quale investe tutto il regime, sovrasta alla questione politica. Ognuno intende il senso di queste parole. Noi affermiamo che appartiene alla responsabilità del regime di aver praticato il delitto, di aver coltivato il delitto; noi respingiamo la giustificazione rivoluzionaria, smentita dalla realtà storica ... ; noi affermiamo la incompatibilità tra il governo dello Stato e gli uomini che dalle responsabilità criminose del regime sono più o meno direttamente investiti, oppure ne debbono rispondere politicamente. Noi affermiamo inoltre che il corso della giustizia, che persegue l'indagine sul delit!o di Stato, è ostacolato ed ostruito dalla presenza: di tali uomini al Governo ... Non si batte, ma evita il dibattimento chi, date le circostanze a tutti note, invece di difendere il proprio onore in condiziioni di libertà e di parità con chiunque, si aggrappa al Governo dello Stato e mostra di non volerlo abbandonare a nessun costo. Restare al governo nelle attuali condizioni non equivale a battersi fino all'ultimo sul terreno morale, ma equivale a confessarsi debole dinanzi alla libera indagine della giustizia e della pubblica opinione ... Nessuno ha diritto di chiedere anticipate assoluzioni. Chi mai del resto potrebbe concederle? ». Bisogna « ricercarle per le vie normali. Queste vie, secondo il responso di una onorata consuetudine antica, passano al~ quanto lontano dal banco del governo ... La nostra lotta non mira oggi al dominio o alla supremazia politica, essa è soprattutto e vuole restare un atto di fede nella giustizia e nell'ordine morale, di cui la libertà rappresenta il supremo fastigio. Sulle soglie di un anno nel qua1e molti uomini, tratti dalle ragioni della fede, affluiranno da ogni parte del mondo nel nostro paese, noi vogliamo che la realtà italiana Biblioteca Gino BianQo

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