234 LA VITA E L'OPERA DI GIACOMO MATTEOTTI famosa terza soluzione, che non è una soluzione. Il peggio è che non vedo per tal modo la data precisa della mia partenza. I popolari dunque rientrano - non oggi, si capisce - ma uno dei prossimi giorni, per la prima delle leggi fascistissime; credo il podestà. Con essi i quattro gatti demosociali. I Gruppi ripigliano libertà di .azione, e non si è riusciti neppure a mettere assieme un testamento comune. Unico conforto è sempre che, tanto, pel momento tutto è male, ed è proprio difficile decidere quale potrà essere il male peggiore» (Turati, 18 novembre). « Tutti sono in uno stato d'animo di attesa e di ipercritica sulla poca attività dell'Aventino. E se si insisté per sapere che cosa potrebbe fare, non ne cavi fuori che qualche velleità generica» (Kuliscioff, 19 novembre). « ... A noi pare che una parola di chiusura, di chiusura degna, st debba dire; ci pare di aver trovata la formula: tutto sta nel modo e nell'avere i consensi un po' larghi, se non totalitari, nell'Aventino, dacché i popolari hanno scivolato : e pare, come era facile presumere, che scivolino sempre più, dacché, se sono bene informato, domani presenzierebbero negli Uffici, ciò che le dichiarazioni fatteci da De Gasperi escludeva. E la formula nostra ci lascierebbe più libertà di altre decisioni, a seconda degli eventi, ma avremmo fatto atto di vita e di dignità» (Turati, 19 novembre). Alla Camera, il 19 novembre, sul verbale, il deputato comunista Maffi dichiarò che le manifestazioni di attaccamento al regime e di devozione al duce dei passati giorni non rappresentavano « né il pensiero né il consenso delle masse lavoratrici ». I deputati fascisti capitanati da Farinacci, che schiaffeggiò Maffi, assalirono i deputati comunisti e a pugni e a calci li cacciarono dall'aula e dal paBibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==