228 LA VITA E L'OPERA DI GIACOMO MATTEOTTI Alla vigilia della riapertura del Parlamento, l' 11 novembre nella sala B. di Monteoitorio si svolgeva la riunione plenaria delle opposizioni, presenti un centinaio di deputati. Presiede l'on. Rodinò il quale legge la seguente dichiaraz10ne: « Le opposizioni parlamentari, riunite a Montecitorio 1'11 novembre 1924, dichiarano al Paese che non interverranno ai lavori pavlamentari mentre perdura, aggravata, la situazione che esse formalmente denunciarono il 27 giugno». « ... L'Italia non potrà superare la crisi attuale ove prima non sia stabilito che il potere appartiene alla sovranità popolare, la quale si esercita legalmente attraverso gli istituti rappresentativi ». « ... la forsennata volontà totalitaria del partito dominante mai per un solo istante ammise sinceramente il diritto delle opposiz.ioni ad esistere, e, dopo aver carpito una maggioranza parlamentare con elezioni di cui la nostra politica conserverà a lungo il vergognoso ricordo, diventò tragicamente omicida sulla soglia della non più disputata legislatura». (AjJplausi vivissimi). Fatto un quadro della situazione, si osserva: <(••. è ovvio che la soluzione radicale e definitiva è da ricercarsi nell'appello al Paese, compiuto in condizioni di legalità perfettamente realizzate, con tutte le garanzie politiche e morali che il presente Governo non potrebbe fornire, e che solo possono essere offerte da una amministrazione la quale sia superiore ed estranea agli interessi di ogni parte politica ... ». Quindi, « le opposizioni parlamentari, ferme sulla linea del loro dovere che_compiranno fino in fondo, intendono con la presente dichiarazione di stabilire, in confronto di tutti i partiti politici e di tutti i poteri dello Stato, le rispettive responBibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==