Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

222 LA VITA E L'OPERA DI GIACOMO MATTEOTTI ceri, né leali, come l'ostilità più irriducibile potrebbe consentire " ». Il 10 di luglio 1924, il « Popolo d'Italia» pubblicava in grassetto: L'ULTIMA FRECCIA. « Il giornale comunista " l'Unità" portava ieri in prima pagina la più eloquente ed esauriente giustificazione dell'editto sulla stampa. « Pubblicava infatti quel giornale un grande titolo così concepito : Via i fascisti delinquenti! « :È evidente che la normalità è difficile a raggiungere fin che son permessi metodi polemici volgari e sanguinosamente ingiuriosi. L'editto è quindi indispensabile per la tranquillità pubblica. « L"' Unità" ha lanciato ieri la sua ultima freccia avvelenata, non contro il fascismo, ma contro la Nazione che vuole la pace operosa ». Col titolo Senza nostri commenti: Jurenieff e Mussolini banchettano allegramente, la « Giustizia » del 13 luglio pubblicava quanto aveva stampato il « Giornale d'Italia». UN PRANZO OFFERTO A MusSOLINI DALL'AMBASCIATORE DEI SoVIETI. (Il « Popolo d'Italia», 13 luglio 1924) Roma, 12 notte. « Ierisera al Palazzo di via Gaeta l'ambasciatore dei Sovieti a Roma, signor Jurenieff, ha offerto un pranzo all'onorevole Mussolini. Il pranzo, pur avendo carattere ufficiale (data la doppia qualità di Capo del Governo e ministro degli esteri che riveste Mussolini), è stato improntato a un particolare tono di cordialità». Biblioteca Gino Bianco

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