Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

SULL'AVENTINO 217 all'ordine dei clienti. Il pubblico approvava il brumista, e i manigoldi emisero il grido di Viva Mussolini! Allora nella piazza silenziosa, ma stipata di gente, si udì un grido che echeggiò formidabile: " còpet ". Le notizie. alla Camera del Lavoro sono imponenti e dappertutto una sospensione del lavoro in pieno raccoglimento e silenmo. Hai ragione: il grande martire è vivo, ed è adesso più forte che mai a spingere il popolo di tutte le classi e di tutti i ceti al risveglio, che èerto non si àssopirà; ma rimarrà vigile sino alla caduta dell'unico, già frusto ed arcifrusto, sipario. Più tardi arrivò la tua lettera col tuo grande e insuperabile discorso, dove il pensiero forte, il dolore non piagnucoloso, ma profondo, una sintesi scultoria della Nemesi della storia e la fine commovente sino alle lagrime, è veramente più di un discorso funebre al fascismo, ed un inno di resurrezione di tutta una Nazione. Povero mio veggiotti! ». E poco più innanzi : « Il discorso di Sforza è una mazzata unica da principio sino alla fine sulla testa del capobanda; è rude, è formidabile, come un giustiziere. Chi sa che ripercussione avrà all'estero, malgrado i 21 voti soli raccolti al Senato». Filippo scrive contemporaneamente, alle 18½: « La commemorazione fu ,.grandiosa, commovente e commossa. Si vedevano piangere molti visi arsi di vecchi e ·di giovani, che si direbbero refrattari alle lagrime. Ma che pena, mia cara! Si ha l'impressione di aver buttate le ultime palate di terra e di ciottoli su una, bara che si affondi nel suolo. Queste' cerimonie sembrano allontanarci sempre più dal povero morto, ucciderlo sempre di più, tendere a restituirci la pace! lo non so come mi è resistita la voce, che tratto tratto il singhiozzo minacciava di rompere. Quando fui coperto di baci da cento persone, sentii la prima volta che l'avevano sotterrato per sempre». · Biblioteca Gino Bianco

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