208 LA VITA E L'OPERA DI GIACOMO MATTEOTTI ranno del loro padre... I lavorot,ori ben.ediranroo il mzo cadaverie... Viva il S.ocialismo! ». È qui trasfigurato, o colleghi. E di ciò il mio egoismo si dw.ole, il mio pic,colo egoismo di individuo, di fratello maggione, di anziano, di padr,e: ché Egli ncm è più soltant.o il mio figliolo prediletto. L'u,omo di parte, l'assertore nobile ed alt,o di un'idea nobilissima, quegli che fu, per noi socialisti, tutto in una volta, il filosofo, il finanziere, l'oratore, l'.orgamizZ112tore·, il commess,o viaggiatore, l'animator.e, siovrattutto, il peinsier.o insomma e l'azioni,e congiu.nti - anche l',azicm,epiù umile che altri sdegnava - l'unico, l'insostituibile; colui ,che, ,wme già Leomida Bissolati nel Cremonese, travolto dalla sublime f.ollia deWamore d,e' su.ai contadini, del suo proletariato polesano, per essa aveva rinunziato indifferente agli agi e alla tranquillità della vita, alla seduzione degli studii cari in cui più eccelleva, e della sua giovinezza poteva dire col p.oeta della Versilia: e tutto ciò che facile allor prometton gli anni, io 'l diedi per un impeto lacrimoso di affanni, per un amplesso aereo in faccia a l'avvenir; e per questa sua passione divor,a;nte, gelosa, ,ero l'esule in Patria, il bandito dalla sua terra, il maledett,o dei parassiti della sua tierra, il J>r•ofugoet,erno, sempre pr.esente soltanto dov,e l'ora del periglio battesse la diana; quest'uomo, questa figura così staccata e viva sullo sfondo ve.rde e bigio di questo singolare paesaggio politic.o~non sparisce, no, non scolora - ma si riaffaccia oggi in troppo più ampia cornice. Quello, che era cosa nostm, è diveinut,o ,anche la cosa vostra, l'uomo .di ·tutti~ l'w.o'11U>della storia. E, ingrandito così, quasi è t,olto a n,oi c.ome alla famiglia dolorante - per,ché è div,enuto un simbolo. Il simbolo di un oltraggio che riassume ,ed eterna cento e cento mila altri oltraggi, tutti gli ,oltraggi fatti ad un BibliotecaGino Bianco
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