Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

COME DIVENNE SOCIALISTA 19 mcancavano tutte le sezioni di contadini di diffondere e organizzare la resistenza nelle campagne, di applicare le tariffe, di promuovere un'agitazione per ottenere che i beni patrimoniali dei comuni fossero divisi fra le famiglie dei contadini. Finalmente, dal 16 febbraio al 27 marzo 1886, veniva celebrato alle Assise di Venezia il processo contro 22 imputati colpevoli « di aver fondato tra• loro in Mantova le due associazioni di contadini e di avere con statuti, regolamenti, tariffe, discorsi in adµnanze ed articoli scritti sulla " Favilla " e sulla " Libera Parola " e con eccitamento allo sciopero, attentato alla sicurezza interna dello Stato mediante atti tendenti al saccheggio e alla strage in Comune di Mantova. « Ma nessun indizio di colpabilità diretta risultò a carico di nessun imputato : solo sospetti e denunce false o eccessive. Venne invece riconosciuta da quasi tutti i testimoni l'onestà e la rettitudine degli accusati e la legalità della loro azione; mentre dei medici documentarono la squallida miseria in cui vivevano i braccianti, la loro alimentazione insufficiente, e la malaria, la scrofola, la pellagra da cui erano colpiti ». · Gli avvoc~ti difensori, fra i quali era Enrico Ferri, chiusero le loro arringhe chiedendo la completa assoluzione degli imputati. E il verdetto dei giurati, emesso il 27 marzo 1886, fu di « completa assoluzione per "tutti». « Il giorno stesso vennero liberati dal carcere; accolti a Mantova entusiasticamente dalla popolazione, vennero portati in trionfo per le vie della città ». La risonanza di questi avvenimenti non si spense tanto · presto, ed anzi si può dire che il movimento di « La Boje » fu come segnacolo in vessillo che alimentò per i decenni successivi la fe~bre della organizzazione proletaria e socialista, e nella quale Giacomo Matteotti, giovinetto, eppoi studente e laureato, trovò dapprima lo specchio per la. BibliotecaGinc-Bianco

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