196 LA VITA E L'OPERA DI GIACOMO MATTEOTTI eventualmente prov.ochino dall:a M01e-stàSovrana il rinniovamento dell'esperimento elettor,ale in quelle condizioni di legalità e di libertà ,che le ultime elezioni hQJnnoevidentemente rinnegate risolvendosi in u,na lugubre farm Zia cui vivace e inU!anocontr,astata denuncia fu non ultima cagione della meditata soppressione fisica di Giacom.o Matteotti; proclama che solo siffatti provvedimenti posS<()ITpLla,ocare l'ombra del Martire .e l'indignazione della coscierwa nazionale e assicurare contùnuità ed o,n,orealle istituzioni politiche italianie ,e allo stesso poter,e suprerruo, che devono esserne, in momenti come il present,e, il custode inflessibile ed il vindice insospettato». Alla signora Anna, l'o.d.g. non soddisfa troppo: « Io rimango ferma, ed ora più che mai, dato il rapido capovolgimento degli eventi, che sarebbe un gravissimo errore da parte della opposizione di prestare il fianco al Mussolini, per creare un diversivo, soffocando pel momento il risveglio del paese. Fino ad ora l'opposizione tenne una condotta mirabile : fiera, dignitosa, commossa e sempre sul terreno della massima legalità. L'arte politica vostra dovrebbe consistere di non mettere troppa carne al fuoco e non fare ordini del giorno, con cui si toglie ogni elasticità di azione e si crea così una specie di imbottigliamento coi vincoli di logica e piani larghi ben definiti. Bisogna considerare che l'edificio fascista crolla da tutte le parti, e le macerie sono dissimulate da un sipario Mussolini, al quale per dare l'ultimo colpo bisogna procedere con una certa gradualità. Chi sà, se questo colpo non venga sferrato durante l'istruttoria in corso e pare che, così come si mettono le cose, si intravvedono le maggiori probabilità per una tale fase. Ora il vostro ordine del giorno non servirà ad altro che al fornire un altro po' di ossigeno all'agonia di un corpo ormai più di là che di qua. Ma l'ossigeno da BibliotecaGino Bianco
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