ALTALENA FRA SCORAMENTI E SPERANZE Le opposizioni si adunano ma non si intendono e non s1 accordano, e Turati se ne duole : « ... la ferita è profonda : gli· ottimisti pensano che non se ne guarisca, che è - come tu dici - una agonia che si prolunga. Chi può fare il profeta? Nelle riunioni di questi giorni, ufficiali ed intime, io fui decisamente per forzare la situazione. Puoi immaginare qualcuna delle mie proposte, che trovarono qualche seguace autorevole e deciso, ma naufragarono nella resistenza passiva o dilazionistica dei più, i quali nascondono sotto un cumulo di buone ragioni la preoccupazione (legittima : non dico di no) della loro pelle. Amendola è sempre fra i più renitenti e Gronchi lo seconda. Io sento invece che ogni quarto d'ora perduto è un tradimento. Ieri l'altro eravamo i vincitori senza quasi saperlo, e quello era il vinto e lo sapeva. Ieri si sono già rinfrancati. Un intervento legalissimo ma deciso poteva forse sventare la ricomposizione mussoliniana. Ma, e se non si riesce? Si sarebbe fatto il tentativo necessario, ossia il proprio dovere. L'argomento non è politico, dicono. Bisogna che le cose maturino. Anche per la convocazione delle minoranze i differitori finirono col vincere. Fra la formula: " convoca la opposizione il giorno tale " e l'altra " si riserva di conBiblioteca Gino Bianco
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