Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

184 LA VITA E L'OPERA DI GIACOMO MATTEOTTI anoora, meri:tarl-0 sempre. Si occupava di tutto, sprornava tutti e, poiché pochi s.e,ntiv.anoil pungolo, finiva per rassegnarsi lui a far tutto, ad essere tutto: lo studioso, lo scritt,ore, il pensatore, il conqu.istator,e instancabile di tab.elle di numeri se,nz.a fi:ne, l'estensor,e di Relazioni .che già fanno testo, il pneparator,e di libri di maiggio•r lena, il filosofo, il polemista, l'oratore, l'organizz,at,ore, il pmpagandista, il S,egretario, il burocrat,e, il fattorino. Era lui il Gruppo; era lui, p,er gran parte, il P.artit,o. Appena adulto e sei,nbrava un ragazzo; per la agilità, per la semplicità, per la mod,estia, a volte per Za morvelleria. F,elice di « averla fatta» all'avversari-o, c.ome quando· si rideva d.el negatogli passaporto - glie l'hanno dato quando do·veva esser per l',altro moindo - e Viarcava il confine, su pei monti, di contrabbando; oome qwando d,a Asolo, ai r.e,cientifunerali di Eleonora Duse, dovendo ridisc,e,nder,e a Cast.elfranco per raggiung,ere il tr,eno, e mancamd,ogli il mez.2').0di trasporto, si facev,a ,ospit;a;r,eda u,n camion di milizia fascista, dand,osi per attor,e di teatro, dire'tto a Milano. Eppure il raJtto di cui fu vittima, n,on era .il primo. N,el suo Polesine, quando stiava là come un soldcJtloin v,edettia in terra oc,cupata dal n,emico, sic,arii mascherati l'avevano « prelevat,o » un'altra volta, sottopost,o ad ogni osceinità di oltraggi, condono via nottetempo e poi abbandowat,o solo, percosso, lontan,o n,ell'aperta campagna. Altri, da queste beffe sciagurate ,e,dorribili, imparavano la prudenza, se non la vita. Vi sono dei fortissimi che, dallo shock di simiglianti avventur,e, ebb,er,o frantumata La forza .nervosa, imd,ebolit•o il caratter,e, trasformata la psicowgia. Egli ne usciva temprat,o, come il ferro rovent.e dall'acqua gelida. E sentiva il bisogno invincibile di ric.ominciarie. Consigliargli la prude,nza ,era vano: il coinsiglio si spuintava c,orntr.o il suo bonario socrriso; il sorriso fatalista e wn po' scettico di chi BibliotecaGino Bianco I

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