IL MARTIRIO 179 E l'« Avanti! » (15-16 giugno) _non può fare a meno di esaltare quegli che Turati piangeva come « il più forte e il più degno » con queste parole : « Noi non consideriamo oggi l'on .. Giacomo Matteotti alla stregua delle nostre preferenze di frazione e delle nostre interne divisioni. « Da martedì egli non appartiene più alla mediocre cronaca dei nostri dissidi e delle nostre laceraz.ioni; da martedì egli appartiene alla storia. « E che posto vi occupa? « Il più nobile dei posti : quello dei martiri di una idea. « Ah! voi dite, pennaioli senza dignità, lanzichenecchi senza coscienza, che il socialismo è l'insegna di una bottega, dove si ha cura del ventre e si disprezza lo spirito! « Ah! voi dite, chiacchieroni insulsi, che il socialismo non ha acceso luci ideali nei cuori dei suoi fedeli! « Ah! voi dite che non c'è coraggio, ardimento, fede, entusiasmo nelle nostre file! Eppure da quattro 'anni non riuscite né a dominarci, né ad abbatterci in una guerra senza quartiere, senza esclusione di colpi, senza zona di ripòso e di pace! ». Si circuisce la vedova, la signora Velia, perché non s1 costituisca parte civile; ,così informa Turati: « ... La cosa più diabolica è questa : si deve essere circuit;i la famiglia perché non si costituisca parte civile, o si costi" tuisca con un avvocato del governo. L'altro giorno, ~i ieri, ti dicevo che la povera Velia, quando gliene parlai, era prontissima, seguiva il mio consiglio come a un comando di Giacomo, tutto si doveva fare l'indomani. Le mandai infatti Modigliani, ma fu ricevuto dalla sorella e gentilmente allontanato. Vide nella casa un prete e capì subito che ci doveva .·essere una trama. Oggi siamo stati in automobile a gettare dei garofani - come altri aveva fatto - .Biblioteca Gino Bianco
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