IL MARTIRIO 153 dian te la manifestazione universale. del 1• maggio da vm proibita ... ». In quello stesso giorno, l' 11 di giugno, Filippo scrive ad Anna: « Siamo in una pena orribile sulle sorti di Matteotti. Ieri mattina era stato alla -Giunta del Bilancio. Ieri- alle 16 uscì da casa e non so se passò alla Camera, ma nessuno di noi l'ha visto, da allora in poi non se ne hanno più notizie ». « .. .La moglie lo attese tutta la notte alla finestra, e più tardi scrisse a noi per avere notizie ». « ... Aveva, è vero, avvertito che - pedinato com'era - poteva darsi che qualche notte non dormisse a casa, ma la notte è cessata stamattina». L'indomani, 12, Anna scrive : « Dalle 11 di stamattina sono sotto l'incubo Matteotti : fu una tegola sulla testa di un tale colpo da rimanere sbalordita e mezza scema. Verso mezzogiorno apparve la notizia sulla " Provincia di Brescia ", riferita presso a poco come me la desti tu, e sul " Corriere·,, e " Secolo " del pomeriggio si parlava appunto della strana scomparsa di Matteotti. « .. .L'unico filo di speranza è ancora l'ipotesi che Matteotti, monello com'è, ci abbia fatto a tutti un tiro birbone di grande spavento, e che oggi, visto che la notizia si diffuse a mezzo dei giornali, si faccia vivo e fresco come una rosa». Turati scrive (12, ore 18): « Ti scrivo in una intercapedine perché non so che cosa avverrà alla fine della seduta. Finalmente la verità pare accertata. Le notizie dei giornali del mattino e del pomeriggio erano tutte false e deformat~. Anche coloro che ereBiblioteca Gino Bianco
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