Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

IL MARTIRIO 153 dian te la manifestazione universale. del 1• maggio da vm proibita ... ». In quello stesso giorno, l' 11 di giugno, Filippo scrive ad Anna: « Siamo in una pena orribile sulle sorti di Matteotti. Ieri mattina era stato alla -Giunta del Bilancio. Ieri- alle 16 uscì da casa e non so se passò alla Camera, ma nessuno di noi l'ha visto, da allora in poi non se ne hanno più notizie ». « .. .La moglie lo attese tutta la notte alla finestra, e più tardi scrisse a noi per avere notizie ». « ... Aveva, è vero, avvertito che - pedinato com'era - poteva darsi che qualche notte non dormisse a casa, ma la notte è cessata stamattina». L'indomani, 12, Anna scrive : « Dalle 11 di stamattina sono sotto l'incubo Matteotti : fu una tegola sulla testa di un tale colpo da rimanere sbalordita e mezza scema. Verso mezzogiorno apparve la notizia sulla " Provincia di Brescia ", riferita presso a poco come me la desti tu, e sul " Corriere·,, e " Secolo " del pomeriggio si parlava appunto della strana scomparsa di Matteotti. « .. .L'unico filo di speranza è ancora l'ipotesi che Matteotti, monello com'è, ci abbia fatto a tutti un tiro birbone di grande spavento, e che oggi, visto che la notizia si diffuse a mezzo dei giornali, si faccia vivo e fresco come una rosa». Turati scrive (12, ore 18): « Ti scrivo in una intercapedine perché non so che cosa avverrà alla fine della seduta. Finalmente la verità pare accertata. Le notizie dei giornali del mattino e del pomeriggio erano tutte false e deformat~. Anche coloro che ereBiblioteca Gino Bianco

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