Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

150 LA VITAE L'OPERA DI GIACOMOMATTEOTTI accanto al tavolo su cui noi scrivevamo e, con un mesto sorriso sulle labbra, rivolgerci queste parole : " La situazione si fa tale che noi dobbiamo prepararci anche a . " morire . « L'altra lastra, più nota, ci fu comunicata dall'on. Cosattini, e confermata da alcuni che gli stavano intorno, i quali pure hanno udito. Il Cosattini afferma che, essendosi, il 30 maggio, nell'aula, accostato a Matteotti, quando questi aveva appena cessato di parlare, per stringergli la mano e congratularsi pel suo coraggio, si ebbe in risposta : " Però voi adesso preparatevi a fare la mia commemorazione funebre ". « Queste parole furono da Lui pronunciate con tono calmo e naturale, interamente sprovvisto di posa e di rettorica, cose che Egli particolarmente odiava : odio che è stato la vera causa della sua morte per chi ben scruti nel fonda di questo dramma ». Ed ora riprendiamo la cronaca. Dopo tre giorni di sospensione, la Camera dei Deputati riprende le sedute l' 11 di giugno; ed ecco, alita già intorno, seppure in modo vago ed incerto, la sensazione che un delitto, il più orrendo del tristo tempo fascista, sia stato perpetrato. Da ventiquattro ore non si ha più notizia del deputato Giacomo Matteotti. Nel frattempo, continuano, sempre nella discussione della risposta al discorso della Corona, le battute polemiche tra i socialisti e Mussolini, ancora sul tema degli assassinii degli avversari politici, come in preparazione dell'atmosfera tragica dei prossimi giorni. LAZZARI- risponde, tra l'altro, all'osservazione del Presidente del Consiglio, che il partito ha dei programmi politici precisi; e afferma: « Ebbene, noi siamo un partito che ha un programma abbastanza preciso». Biblioteca Gino Bianco

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