142 LA VITAE L'OPERA DI GIACOMOMATTEOTTI ruz10ne s1 accusava la mia amministrazione, e me personalmente, di non aver fatto opera d'italiano durante la guerra! « Non dò delle risposte generiche, per le quali mi appello a testimoni che sono in quest'aula; a cmninciare dall'onorevole Salandra! Io ho l'abitudine di fermarmi ai documenti, ai fatti, e proprio ieri ho ritrovato, appunto m seguito ad un accenno dell'on. Gasparotto, una lettera ... Voci a destra - Il Manifesto! CALDARA- ... una lettera del Comando del Corpo d' Armata di Milano, in data del 1 ° novembre 1917, nell'ora tragica ,che seguì Caporetto ». « Dice il Comandante del Corpo d'Armata di Milano : " Questo Comando, che già più volte ha avuto occasione di lodarsi della premura e della larghezza con le quali cotesta amininistrazione comunale ha coadiuvato l'autorità militare locale a superare le difficoltà gravi create dalla mobilitazione e dalla guerra, esprime il suo vivo compiacimento per il proclama di fede, di fermezza e di con~ cordia pubblicato or ora, che sarà di grande aiuto morale a chi combatte o andrà a combattere alla fronte e ne trae occasione per ringraziare anche delle prestazioni passate, delle quali, come del generoso proclama, è in particolar modo grato a lei, signor Sindaco ". « Io non aspiro, come nessuno dei Iniei compagni aspira, ad avere delle benemerenze speciali; domandiamo soltanto di essere trattati alla stregua di tutti gli altri cittadini italiani, almeno alla stregua di alcuni signori che in quei giorni affollavano di bagagli la stazione di Milano per fuggire dalla città e sono stati arrestati soltanto da una minaccia del prefetto provocata da me, di requisire per i profughi i loro appartamenti: quelli che ora passano per grandi patriotti! » (Applausi all'estrema sinistra - Rumori a destra). BibliotecaGino Bianco
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