Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

SULLA SOGLIA DELL1 ANNO TRAGICO 125 «Non crediate che i lavoratori itali4ni abbiano rifuggito dalla battaglia. Essi 'SÌ sono difesi: tremila morti, parecchie migliaia di feriti, di abitazioni invase, incendiate. Ma essi non sapevano. E voi potete giovarvi della nostra esperienza. « Continuate a difendervi, non dicendo cose che non si fanno, ma facendo cose che non si dicono (lunghi applausi). « Difendete la vostra libertà con tutta la vostra energia. Marciate con la più grande speranza per il socialismo . . Fate dei progressi. È il miglior modo di aiutarci. Se la demç>çraziadell'Europa progredisce, anche noi progrediremo. « Il nostro proletariato conserva nel cuore tutto il suo affetto al nostro ideale. Il proletariato içaliano non sarà più domani il proletariato entusiasta, ma sarà al vostro fianco più solido, più puro sulla via della libertà e del socialismo ». (Una lunga ova.z1one saluta la perorazione del delegato iti1liano). 6 6 Era stato detto che a Bruxelles Matteotti avesse enunciato il presentimento, ritornando in Italia, di essere soppresso. Comunicandoci il testo del discorso e le poche altre notizie, il compagno Max Tougouchi, bibliotecario ddl'Istituto « Ernile Vandervelde » ( 19 gennaio I 956), aggiunge: Nel resoconto del congresso « la frase in cui egli parlava della sua fine non c'è. Nella staiµpit fu riprodotta la stessa versione. Secondo alcune testimÒnianze, egli avrebbe parlato davanti alla Jeune Garde Socialiste su "La libertà". Sfortunatamente, non ho scoperto alcuna traccia di questa dichiarazione sulla stampa ». Sempre a proposito di presentimenti, raccontò Piero Gobetti (« La rivoluzione liberale » del 1 ° luglio 1924) che qualgie tempo prima, a Torino, un antifascista profugo dal Veneto aveva chÌesto a Matteotti: « Non ti aspetti una spedizione punitiva da qualche Farinacci? »; e che Matteotti aveva rispo~to cosi: « Se devo subire ancora una volta delle violenze, saranno i sicari degli agrari del Polesine, o la banda romana della Presidenza»: Si verificò la seconda ipotesi! ;,. BibliotecaGino Bianco

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