SULLA SOGLIA DELL'ANNO TRAGICO 115 del suo Partito; ma poi, il 25 luglio 1924, aderisce. G. Amendola è favorevole ad un'azione in difesa della libertà elettorale minacciata da un progetto Bianchi, e si associa volentieri a un tentativo di difesa della proporzionale. Piero Gobetti scrive a Giuseppe . Canepa : « Consento nella difesa della proporzionale, ma non posso in alcun modo sottoscrivere la dimostrazione che si dà nella petizione da lei inviatami, perché ho voiuto e voglio la proporzionale come strumento rivoluzionario di formazione -delle nuove classi dirigenti e non come organo collaborazionista e moderato quale è inteso nello scritto di Turati ». Enrico Presutti: « Se nella petizione sarà messa una dichiarazione che varrà a salvaguardare la indipendenza del giudizio circa la modalità di attuazione, dò ben volentieri la mia adesione, ma se ciò non fosse, io, pure essendo favorevole alla proporzionale, non potrei aderire senza venir meno ai miei convincimenti». Dopo il Convegno socialista di Milano che è « una manifestazione di vitalità politica, ed una onesta affermazione di coe-renza e di buona volontà al tempo stesso», Ame-ndola (16 novembre 1923) scrive a proposito della Unione per il controllo democratico : « Mi sembra preferibile non offrire materia alla crociata èontro il fronte unico antifascista, che una sola sillaba nostra di consenso avrebbe intensificato. È bene, invece, che ciascuna delle varie forze di opposizione compia, per proprio conto, la marcia di avvicinamento : come voi unitari state facendo benissimo ». Un mese dopo, il 26 dicembre, aderisce: « L'ordine del giorno col quale avete deliberato la fondazione dell'Unione per il controllo democratico mi pare buono. Ti restituisco il modulo firmato con la mia quota annuale». - « Sono toto corde per una coraggiosa riaffermazione del principio democratico, in quest'epoca di confessionismo e di arbitrarismo romantico». Pietro Nenni si limita a dare notizia sull' «Avanti! » Biblioteca Gino Bianco
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