108 LA VITA E L'OPERA DI GIACOMO MATTEOTTI con tre condizioni o pregiudiziali. Con la prima, e « al di sopra di tutte», voi intendete che l'unione delle forze oper aie accetti il programma d'azione e l'indirizzo tattico comunista, che bene sapete antitetico al nostro, come dimostrano le continue polemiche, spesso offensive, contro di noi. Con la seconda, voi innanzitutto approvate di partecipare alla lotta elettorale « in qualunque condizione »; e quindi venite a rendere senz'altro impossibile quel!' astensione del blocco, che più immediatamente ed efficacemente esprimerebbe la protesta di tutto il proletariato contro il regime di dittatura fascista. Cor,, la terza voi escludete a priori, com'è detto sempre testualmente nel vostro comunicato, « qualsiasi blocco di opposizione al fascismo e alla dittatura da esso instaurata, che si proponga come scopo una restaurazione pura e semplice delle libertà statutarie», magari anche con l'appoggio di elementi non appartenenti ai tre partiti di classe. Il porre tali condizioni pregiudiziali ad una intesa - che, secondo noi, invece dovrebbe mirare, avanti tutto e in ogni modo, alla riconquista delle libertà politiche elementari, e a trarre il proletariato dal!'attuale tragica situazione - significa non solo rendere assolutamente impossibile l'intesa, ma anche vana ogni discussione. Se tale era il V ostro se.opo l'avete indubbiamente raggiunto. Ma non vi sarà permessa la solita comoda manovra, per scaricare su di noi la responsabilità che è vostra, di aver diviso e indebolito il proletariato italiano nei momenti di più grave oppressione e pericolo. Quando ricordate che la vostra precipitosa sconfessione di una nostra possibile astensione di protesta dalle elezioni è venuta a coincidere con le critiche e le ingiurie della stampa e degli organi fascisti, non vi meraviglierete neppure del tono preciso di questa nostra risposta. Saluti. Il Segretario: G. MATTEOTTI Roma, 25 gennaio 1924 BibliotecaGino Bianco
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