PREFAZIONE 9 Sebbene, anche in quest.o, allorché fu chiamato alla Segreteria del Partit•oSocialista Unitario staccatosi dai comunisti e dai socialisti massimalisti, egli non mancasse di aff ermare i principii ,di libertà e di democrazia del socialismo democratico in confronto dei comunisti prima, dei fascisti poi. Ed è contro questi ultimi, in essenzial modo, che egli, fuori e dentr.o al Parlamento, nella stampa su giornali ed opuscoli e alla tribu1'1!a,senza .ost1:ntazione, senza rettorica, ma con un coraggio istintivo, naturale, denunciò fin dal giorno della formazione de.Z primo Fascio• in MilaJno, i fini, i metodi incivili, antidemocratici e quindi 'rltegativi per la causa dei lavoratori. . Qui rifulse, tm l'alfr,o, eletto che fu deputato, la sua dote di .attento, vigile finanziere, sia nella Commissione Finanze e Tesoro della Camera come nei dibattiti in aula e di formulatore, nella stampa, di veri atti di accusa contro la politica fascista, sia denunciando le mernzognere affermazioni di sicure riforme del Governo fascista, come dimostrando la inanità dei provvèdimenti adottati. E quando, in ogni p(J)rted,ltalia, incominciò a scorrere sangue di antifascisti, di qualsiasi c,olore politico, egli, ad altissima voce denunciò, caso per caso, ·i delitti che si venivano .consum(J)ndo,e le inv·asioni di comuni, e di cooperative socialiste, e la loro distruzione o il loro accaparramento. E sempre, in ogni forma ed occasione di lotta, egli fu di p.ersona in mezzo ai suoi compagni, e anche tra gli ·avversari armati e minacciosi, fermo, calmo, irremovibile, disposto ad accettare e subire qualunque violenza verbale o fisica, pur di non piegare alle s,òpraffazioni avversarie. BibliotecaGino Bianco
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