94 LA VITA E L'OPERA DI GIACOMO MATTEOTTI precisamente, lo sciopero non è da essi deliberato, ma ordinato dai dirigenti fascisti ». « Le cooperative non fasciste sono state distrutte o incendiate o costrette ad accettare l'intervento dei fascisti ». « Le cooperative fasciste richiedono privilegi che non hanno avuto le altre ». La festa del 1 ° maggio è abolita. Mentre « davanti al Parlamento era da tempo un disegno di legge per otto ore di lavoro, prodotto di una lunga e diligente elaborazione del Consiglio Superiore del Lavoro e accettato da tutte le rappresentanze operaie e padronali », il governo emanava il regio decreto 15 marzo 1923, n. 692, coi relativi regolamenti del 10 settembre 1923 che costituiscono la negazione delle otto ore ». L'inchiesta sull'industria, « finita nel nulla »; le assicurazioni sociali messe in condizioni di non poter funzionare che parzialmente; gli uffici di collocamento di classe soppressi; l'Ispettorato del lavoro non funziona; il Ministero del lavoro soppresso. Mentre « uno dei grandi vanti del fascismo era che esso avrebbe saputo dare colpi d'ascia nella burocrazia semplificando i servizi_», sta di fatto che la riduzione complessiva del numero è inferiore al 5%, che la spesa diventerà maggiore di prima, calcolando tutte le indennità, ecc.; che il nuovo ordinamento aumenta il numero dei gradi; che « gli stipendi di tutti i gradi che prima percepivano 30 lire al giorno sono aumentati, aumentatissimi i gradi più alti fino ad essere duplicati; invece, nei gradi e categorie inferiori si hanno per il momento stipendi uguali, ma progressivamente, col maturarsi degli scatti, si avranno diminuzioni per assorbimento ». Infine, « con le ultime disposizioni sullo stato giuridico, si è imposto agli impiegati di giurare di non appartenere a nessuno di quei partiti che il fascismo trova comodo di qualificare antinazionali ». BibliotecaGino Bianco
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