Alessandro Schiavi - La vita e l'opera di Giacomo Matteotti

IL PARLAMENTARE 93 fascista è la decimazione della ricchezza, la confisca dei sopraprofitti di guerra e una forte imposta sul capitale», i fatti fascisti che Matteotti enumera sono l'opposto di quel programma. In tema di politica doganale si è fatto l'opposto della politica « tendenzialmente liberista» proclamata. In politica economica si procede al salvataggio della Ansaldo, « società privata di cui le immobilizzazioni e le speculazioni erano state causa principale del crack della Banca Sconto, lasciata invece fallire »; si fanno interventi bancari, si consente alìa grande industria di attingere senza limiti agli istituti di emissione; si fornisce denaro agli industriali ex-austriaci; si aprono vie alla speculazione privata. « Mentre il fascismo ha distrutto le cooperative e gli enti comunali e consorziali che dovevano raffrenare il caro-vi.ta », contrariamente all'annuncio ministeriale della costituzione di Enti controllati per gli approvvigionamenti dei maggiori centri, « i mercati non furono vigilati, la disciplina di approvvigionamenti non fu introdotta, gli Enti non furono costituiti; e la speculazione trionfa». In ·tema di politica operaia, l_aConfederazione generale del Lavoro « ha dovuto pubblicamente constatare con i suoi ordini del giorno dell'agosto 1923 e del novembre 1923 che mancano le libertà civiche, primo presupposto di ogni libera azione sindacale ». Intanto « per amore o per forza i lavoratori devono inscriversi alle Corporazioni fasciste. Nelle zone rurali chi non è iscritto non è ammesso al lavoro, e boicottato ». « Le organizzazioni libere non hanno di fatto il diritto di sciopero. Quando nel luglio 1923 l'organizzazione libera dei muratori di Roma proclamò lo sciopero, la polizia e la milizia sonq intervenute : sono stati arrestati 250 operai, e fatti partire da Roma oltre 130. Invece gli iscritti alle Corporazioni fasciste possono sempre scioperare, o più Biblioteca Gino Bianco

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