LE COLPE DEL GOVERNO FASCISTA Continuando nella implacabile critica degli atti del governo fascista, nel dicembre del 1923 pubblica per cura dell'ufficio stampa del Partito Socialista Unitario un volumetto dal titolo: Un (1)1Znodi domvnazione fascista. « I numeri, i fatti e i documenti in esso raccolti, vi è detto, dimostrano che mai tanto, come nell'anno fascista, l'arbitrio si è sostituito alla legge, lo Stato asservito alla fazione, e divisa la nazione in due ordini, dominatori e sudditi». Nella prima e seconda parte del volume si esamina la situazione economica e finanziaria dello Stato e si elencano gli atti del governo fascista. Sulla situazione finanziaria « i cambi sono piuttosto peggiorati che migliorati in confronto dei corrispondenti mesi del 1922 »; « nonostante il deficit della bilancia commerciale, il saldo dei debiti e dei crediti tra l'Italia e l'estero , poteva già considerarsi attivo fin dal 1922, cioè col vecchio regime »; nella circolazione bancaria « persiste fortunatamente quella leggera tendenza al miglioramento, che già si notava negli anni precedenti, ma che nessun miracolo anche in questo campo è venuto dal nuovo Governo »; « le anticipazioni bancarie da parte degli Istituti di emissione, sono andate decrescendo » ; « il corso in Borsa dei Biblioteca Gino Bianco
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