, . f":t • f., l • ' ' • • ~ ,' I ' , di &iaèomò Matteotti tutti ooloro che sono caduti e ché ha.nno segnato con le tracce del loro sangue e del loro sacrificio la lunga via che ha condotto, in un quarto di secolo di sofferenza, il popolo italiano al disonore e alla sconfitta. Onore grande a tutti coloro e per tutti coloro che si opposero tenacemente senza ruai deflettere al fascismo nella prima, nella seconda e nell'ultima ora; onore a tutti costoro che non potremo qui tutti citare all'ordine del giorno perchè sono troppi, ,perchè sono centinaia, migliaia· di ogni regione, di ogni provincia, di ogni condizione sociale e di.ogni fede politica e religiosa. Noi abbiamo detto che intendiamo commemorare tutt.i questi caduti nel nome di G. Matteotti, non perchè egli è dei nostri, perchè non è più solo nostro! Giacomo Matteotti è del popolo italiano, e di tutto il popolo italiano, perchè è per il popolo ilaliano, ~per tutto il popolo italiano che Giacomo Matteotti è caduto. I martiri reggiani. Ma noi, in questa Reggio, non potremo iniziare questa cerimonia commemorativa senza ricordare che anche qui, in questa nostra terra, sono caduti tra i nostri alcuni dei più degni, alcuni dei migliori, alcuni dei più forti, che ci furono fratelli nella lotta, che ci furono sempre compagni nelle ore più dure e dal cui esempio abbiamo tratta la fede per resistere per oltre 20 anni a tutte le pressioni, per non macchiare la nostra fede e la nostra bandiera dall'onta del tradimento. Intendo parlare di Agostino Zaccarelli, giovane ardimentoso, pieno di fede comlJattiva, cadu.to primo fra i primi, nella nostra provincia, con l'arma in pugno, 4Biblioteca Gino Bianco
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