evitare nell' interesse generale del popolo. Nostro dovere è quello di prevenire questa « epidemia • con una occurata misura profilattica. Ma queste rimangono ancora parole. Occorrono dei fatti. · Dobbiamo andare in me·zzo al popolo, sul luogo ove lavora, organizzandolo inquadrandolo nelle organizzazioni di categoria per difendere il suo interesse. Dobbiamo andare in mezzo ai contarlini sostenendoli nella lotta per la revisione dei patti colonici e dar loro cosciPnza dflla propria forza e prepararli per le battaglie future. Dobbiamo organizzare gli operai, dobbiamo creare le leghe dei braccianti, difendere i Loro interessi. A.gli operai e ai braccianti dobbiamo spiegar loro che non sono i contadini i loro nemici. Cbe non sono i contadini la causa del mercato nero, la causa della rarefazi'lne dei prodotti sul mercato, ma che la causa è dei grandi accapparatori i quali pagano i prodotti a prezzi irrisori al produttore e li vendono a prezzi esager8:ti al consumatore. I contadini coltivatori diretti hanno ben poco da guadagna{e dagli alti prezzi perchè ciò che producono occorre quasi tutto per l' alimentazione della propria famiglia e hanno dunque ben poco da vendere, meni.re gli alti prezzi dei prodotti industriali dei quali loro non possono far senza li danneggiano fortemente. Non vi può essere interesse contrastante tra i lavoratori. L' interesse dei braccianti e dei contadini coincide perfettamente nel miglioramento dei patti colonici, i quali permettendo un. miglioramento nella divisione del prodotto a favore del contadino danno la possibilità di occupare maggior mano d'opera bracciantile senza cbe il contadino ne abbia scapito. - 17 Biblioteca Gino Bianco
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