Psiup e Pci di RE - Giacomo Matteotti e tutti i caduti per la libertà

ecco qui lo spirito di G. Matteotti!che si avv1crna ai nostri animi e ci rincuora perchè, nonostante la durez.- za della lotta, non si abbia a tremare e si tenga duro come, lo giuriamo, terremo duro. ----~- ~-- ; La corruzione l -~ EgiT'è"'èad ufo=pé'réiiè;'TritèrpretedegiT'fnteressC'ét.el Paese e in nome della classe lavoratrice che lo spalleggiava e, ripeto, da sola, intendeva opporsi a che l'esperimento diventasse quel mostruoso totalitarismo che poi vedemmo, lotta va indicando fin dai primi tempi i pericoli cui andava incontro il nostro Paese. r pericoli li aveva indovinati tutti: Egli metteva il dito sulla piaga, m;1 la cosa che soprattutto urtava il deposta ed ed i• suoi sicari ed i suoi collaboratori era il fatto che da competente, da teenico preparato da studi severi e da una coscienza superiore, metteva il dito, sulla cosa che non volevano discussa: sulla oa~saforte. Egli vide che lì era la bruttura del fascismo che intendendo disporre di mili1;1.rdidel pubblico denaro, avrebbe corrotto tutto il Paese; avrebl>e corrotta lo coscienz~ degli it~liant e avrebbe :fatto rinculare di secoli questo povero popolo 0be sta va sforzandosi per di ventare qualcu:rw, qualche cosa e per a1:;1sidersida pari a fianco degli altri popoli civili. E così avvenne. E che così sia avveuuto non avete bisogno che ve lo dimosbd io. La cQrruzione, emanata spoutanea dal corpQ di questo fascismo purolellk>, è s~.lita, è salita, ha invaso tutto e t1;1,tti;si è in~uneat~ in tutti i meandri dell'orga:\lismo p.olit\co ed amministrativo italiano-, e la co10 - Biblioteca Gino Bianco

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