4 Dei miseri e della Libertà. Perchè non si può, non Ri deve mai disgiungere la battaglia e la morte di Giacomo Matteotti, da questa sua rivendicazione dell'uomo e della sua dignità di cittadino: non schiavo,' non umile timoroso sollo la sferza del padrone del prete o del dittatore, ma cittadino inleg-ro, forse col cipiglio che padre Dante vide· nel fiero volto di Farinata. Per questo fu ucciso. I tiranni hanno paura sovra tutto di questi uom1n1, che sembran mandati dal Destino, che sembran ripetere la voce di un Diritto imprescrittibile, che sembran venir di lontano ed esser esistiti sempre: non aver tempo e non aver elà, non conoscere le distanze, perchè recano la voce dei secoli, la voce della Giustizia che ·tutt.i francheggia; uomini che con la parola e con l'esempio incidono nelle coscienze, lascian tracce di fuoco, sveglian dal sonno come le trombe di Gèrico, e portano l'uomo alla civile battaglia della redenzione. Diciannove secoli fa, sulle rive del Giordano, un giovine asceta di razza s11,cerdotale,Giovanni, bello e forte, vestito di pelli e cibanlt·si soltanto di miele e di cavallette, battezzava gli uomini e preparava le vie del Signore. Profetizza va cioè il rPgno dei cieli e avvertiva tlell' imminenza di una « grande ira,. che avrebbe giudicato tutti, restaurando la Giustizia. Egli era puro e innocente. Egli era puro e innocente, ma anche terri~ bile. Ond'è che quando seppe dell'unione incestuosa del tetrarca Antipa con la fosca Erodiade, gridò allo scandalo e alla vergogna. Allora gli sgherri (gli sgh'1rri della tirannide c'erano anche allora!) lo gettarono in una fetida prigione della for. tezza di Machero. Ma ancbe dal carcere Giovanni non cessò gli aspri rimproveri contro la coppia oggetto di scandalo. Sapeva che avrebbero potuto farlo tacere per sempre, ma. non tacque. ·Fu allora che la lasciva 8alomè, su istigazione della madre Erodiade, volle che come dono le venisse recata su un piatto la testa recisa nel giudeo ribell~. Diciannove secoli dopo, sulle rive del 'l'evere, un altro profeta, un rappresentante del popolo ad un' accolta che si chiama va Parlamento, essendosi eretto accusatore dei governanti del tempo, ladri_ barattieri e assassini, cbe si reggevano al potere con•Ja vic,lenza e con la _frode, venne rapito e ucciso. Biblioteca Gino Bianco
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