15 persuaso di offrire un sacrificio gradito a Dio. L'abominio su questi assassinii esecrabili ,.. Ora, vedete, o amici, quel ponte Milvio sul quale venne rapito Matteotti, divenne l'ara della nuova Italia. E questo nostro popolo, così scettico forse per i molli secoli che lo gravano e i molti disinganni, si gettò io una vera crisi di misticismo. Sembrò cbe un raggio rovente penetrasse, ulceraRse, ardesse i cuori, lasciando le stigmate nelle caro:. Un'onda di passione sensitiva di giustizia penetrò nel profondo delle coscienze e le sconvolse. e poicbè la giustizia degli uomini era tarda a venire e infingarda, si invocò quella divina per ristabilire l'equilibrio morale turbato. Nel luogo del rapimento, spiriti eletti, usati ad altre speeulazioni cbe non siano quell..i della religione o dell' oltre tomba, piegarono reverenti non soltanto la mente ma anche le ginocchia. Gran virtù del sacrilicio, che si idealizza, che si sublima, ba un caotico suo uwano e divino, e si eleva nei cieli del . puro spirito. Giacomo Matteotti fu il simbolo di un oltraggio che rias- -suose io sè l' olt.raggio di lutto un popolo. Fu così, realmente. Un popolo come il nostro, uopo aoui di sofferenze nelle trincee e nei quotidiani colloqui con la morte, era tornato a easa disorientato. Non trovò una classe dirigente ca pace, che lo comprendesse, che lo guidasse, cbe, sovra tutto, tenesse fed':l alle promesse fatte nei giorni della vigilia. Erano inevitabili ed anche spiegabili errori e manifestazioni di insofferenza. Sarebbe stato necessario e urgente che tulli coloro che han più senDo e più cDILura, e quindi maggiori doveri, nel-· l'imperio della legge ristabilissero il giusto equilibrio e cominciassero intanto col rendere giustizia. Invece fu lasciata via libera a una fazione, che si impadronì del Paese. E fu una fazione, che, sotto l'orpello di ideali anche augusti, altro non si manifestò che una crudele milizia mercenaria al servizio di interessi inconfessabili. Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==