14Ond'egli fu per la separazione. Fu per quella che prese il notnP di « scissione ~. Si, Giacomo Matteotti fu il Segretario della scissione, fu il primo indimeulicato e indimenticabile segretario di quel Partilosocialista unilario, di cui il nostro Partito intende essere la continuazione e l'erede legittimo, se in questi giorni non sarà imbastardito da elementi spurii. E ai comunisti che, di lanlo in tanto, si ricorda vano del Partito socialista unitario per invocarne l'appoggio dopo averlo vilipeso e indicato alle masse i.guare e ingenue come traditore, come guardia bianca della borghesia, fieramente rispondeva che nulla aveva da sparli~e con essi. Ditemi, o compagni, questa storia, ch'è di ieri, non par forse anche di oggi"? * * * 11 misfatto fu compiuto contro il diritto delle genti. Esso ferì it senso fondamentale della società democratica e parlamentare, e fu ancor più grave ed orrendo perchè non fu il delitto di un solo o di pochi forsennati accecati dall'ira o dalla passione di parte, ma fu il delitto di un regìme. Non poteva quindi rivolgersi che contro il regime. [neluttabilmente. Per quali vie, con quali mezzi, quando, tosto o tardi, se fra un anno o dieci o venti, non importava sapere. li regìme era condannalo. E fu condannalo dalla coscienza uni versale dei contemporanei prima che dalla storia, che non lo assolverà mai. Mu~solini, il mandante, non polè mai liberarsi di quell'onta. L'ombra di Matteotti lo segui. implacata e accusatrice. Anche quando nelle ore del trioofo effimero, fra le schiere dt>gli aduh1tori o dei profittatori o dei complici, gli parve di aver raggiunto il limite estremo della potenza, l'ombra del Mar• lire, ancora con la lima infitta nel petto, Ìe membra fratturate nella stretta assassina, gli si ergeva severa, terrore e rimprovero. Le colpe si scontano e forse gli sa_rà sovvenuto di ·quafohe lettura giovacile - se mai la fece - di un libriccino d'un sant.'uomo, di Féli Lamennais, che ammoniva: «Ci furono tempi in cui l'uomo uccidendo chi avesse idee diverse dalle sue, era Biblioteca Gino Bianco
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