Mario Mariani - Matteotti

-32 - affloscia. Sulla fronte bassa, quadrata da delinquente nato vagano non le ombre del rimorso, ma quelle della paura. Il colpevole è là, sul banco presidenziale. Ha paura. E si rifugia nella m_enwgna. Un silenzio di tomba. Gli occhi vanno dal posto vuoto di Giacomo Matleotti alla faccia pallida del colpevole. Egli parla, ma la sua voce è tremula. Balbetta. « Io ct·edo che la Camera sia ansiosa di avere notizie dell'on. Matteotti, scomparso improvvis!J.mente martedì scorso net pomeriggio, in circostanze di tempo e di luogo non ~ncora ben precisate; ma che giustificano l'ipotesi d'un delitto che, qualora fosse stato com pi uto, non potrebbe non sollevare l'indignazione del governo e del parlamento. Fac- ) cio sapere alla Camera che, non appena la polizia venne in!urrnata dell'assenza prolungala di Matteotti, ho dato io stesso ordini perentorij perchè le ricerche fossero inlensifìcaLe a Roma e fuori di Homa e alle slazioni di confine. La polizia è già sulla traccia di elementi sospetti e non Lra:-;eurerà nulìa per fare la luce sull'avvenimenlo, arre,;tare i colpevoli e consegnarli alla giustizia ». Crede d'essere sfuggito alla tanaglia. Emico Gonzales, unitario, anima .serafica d'ideali"ta si alza. Parla per l'ang·oscia di tu li i gli on est i. per l'Tta,Iia, per la civi'ltà. « 8' dunque vero! ln Boma, sede del parlameulo, mentre J.a Cam1ira è aperta, nell'anno !92/r, un deputato dell'opposizione ha potuto essere attaccato, r·apito e trr g-io1'ni dopo, mentre le sedute si pf'ose-guono tranquilla.mente. noi non iappiamo ancora se ci sarà restituit-0. Le par'ole del Presidente della Camera. difensore naturale delle garanzie degli eletti della nazione e le parole del Presidente del Consiglio, custode delle Leggi, non sono state quelle che noi ci aspettavamo. Esse sentono di ordinaria amministrazione. A nome dei miei colleghi di inuppo e sicuro della ,;olidarietà di tutBiblioteca Gino Bianco

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