I -28f be Bono Direttore Generale dei· Servizi di Pubblica Sicur•zza. Ora, quando e come fu avvertito il De Bono che tutto era pronto per il delitto e che la scorta doveva esser tolta di m:ezzo? Forse la mia fantasia di romanziere mi trascina, m1t siccome il Dumini per non dar nell'occhio non si recava più nell'Ufficio del De Bono e siccome gli alt.ri complici non avevano gran famigliarità con Sua Eccellenza il Direttore, :io amo immaginare - è del resto l'ipotesi più verosimile - fhe H Dumini avvertisse il De Bono proprio in uno dei ricordati ritrovi notturni. Il De Bono era celebre anche tra i fascisti per la sua erotomania senile. Quando si recava in una qualunque città per festeggiamenti, commemorazioai, parate aveva cura d'avvertire i capi del fascismo locale: « E per stassera, mi raccomando, un po' d'allegria; e che ci sian ragazze eh!. ... e giovani! ». Perchè i fascisti sono mraordinariamente JOoralisti ..... nelle gazzette e negli ordilli del giorno. E' anche noto che il De Bono aveva appigionato assieme a Filippelli un « buen retiro » in cui i capi del fascismo e della Ceca si raccoglievano per orgie intime. Io penso dunque che il Dumini si accostasse o alla buvette de l'Excelsior o in qualche altro lupanare elegante all'orecchio ,del generale per sussurrarg,li: Tutto pronto per àomani..... mi raccomando, ritiri l'agente.'".. E il generale: provvederò. Poi, volto a una delle oneste o disoneste prosti- ~ute che l'atl-0rniavano: Un altro bicchiere di sciampagnà, signora!.. ... Al tempo dei Borgia _: a quale mai altro regime può essere paragonato il fascismo? - accadde un episodio grazioso che, per la sua· simbolica bellezza e per il freddo coraggio dimostrato dall'eroe protagonista, parve degno d'istoria e ci fu dai cronisti tramandato. Biblioteca Gino Bianco
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