-27 - buvette dell'Excelsior luoghi di delizia della nuova aristocrazia fascista. E' in quei ritrov_iche, tra il lampeggiare degli occhi delle femmine, si sogna il lampeggiare del pugnale, e il gorgoglio dello Champagne nelle coppe fa pensare il dolce gorgoglio del sangue socialista che sgorga dalle gole tagEate. Ivi fan bella mostra di sè: la nuova nobiltà di Giacomo Acerbo, faccia ed anima imbecille e cattiva, truffatore ipocrita e chiuso, '1a sottile eleganza ebraica di Aldo Finz~, farabutteìlo sportivo, mariuolo sfruttatore di femmine e di case da gioco, la spavalderia cinica e moschettiera di Italo Balbo, assassino di Don Minzoni, l'occhialuta timidità perfida ,di Michele Bianchi, la barba dignitosa e la senile lussuria di De Bono. E si mischian fra loro le dame dell'aristocrazia e della borghesia in busca di brividi e gli sgherri da poco prezzo che aspettano ordini. Gli assassini prescelti per l'eroica gesta passan dunque due giorni a Roma ad allietarsi lo spirito accanto all'orgia dei padroni: Dumini, Volpi, Malacria, Putato,_ Panzer.i, Po-. veromo ..... Quanti eroi contro un sol uo.mo debole fisicamente perchè malato d'un male che non perdona! E quanti a conoscere, preparare, facilitare il delitto obbrobrioso, feUci .di servire l'implacabile, basso, volgare rancore del Duce! Uno dei particolari, dei tanti particolari che comprovano la piena complicità delle altissime gerarchie del fascismo nella preparazione del delitto (è già stato rilevato dai giornali de l'epoca) è questo ; l'agente investigativo che '1a Pubblica Sicurezza manteneva sempre alle calcagna de-1 Matteotti, oon lo scopo apparente di proteggerlo - oh, benignità paterna del Presidente per gli avversari! - ma con lo scopo reale di vigilarne le mosse e i contatti, proprio il giorno del delitto fu ritirato. Non si poteva ritirarlo senza un ordine preciso di 8. E. Biblioteca Gino Bianco
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