-23civile tormentosa perchè mascherata e perfida. Egli sapeva che, in tal forma di guerra, ognuno doveva essere al suo posto - in trincea o di pattuglia - fra trabocchetti e-dagguati. Eppure non si ritirò. Egli ricco, eg·li già sevizialo una volta, egli che la moglie govane e tre piccole voci di 'bimbi richiamavano verso la pace d'un tiepido focolare. Non si ritirò. L'oscuro presagi-o gli aveva piegato la bocca in un arco lievemente doloroso, gli aveva cerchiato gli occhi d'azzurro, g·lieli aveva fatti gravi di malinconia e vaghi di lontananza. l\Jfa la fronte era ampia e spavalda e l'andatura sciolta, elastica, giovanile. Andava senza cappello. Sempre il soldato che si protende fu.or dello spalto per irridere al nemico ed al falo si scopre il capo; nè l'ignoto non s'entra che a capo scoperto. Ed egli andava incontro agli assassi.ni, così. * * * Intorno al modo e alla data della costituzione della Ceca fascista alla quale appartenevano tutti i mandatari dell'assas:::inio Matteotti. si sono affacciate varie ipotesi, spesso contraddi llorie. Sta di fatto che la Ceca fascista si identifica con Ia « Associazione Arditi d'Italia » il cui primo nucleo si formò a Milano ai comandi di Albino Volpi. Il Volpi garzone macellaio, sfruttatore di malafemmine, disertore, condannato sei o sette volte per reati comuni, fu tra i primi ferventi fascisti milanesi e, adoperato dal Duce in ogni impresa delittuosa, godeva della sua stima, fiducia, amicizia. F11 1•j!enuto autore dell'assassinio del maestro socialista luversetti. una BibliotecaGino Bianco ·
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