Mario Mariani - Matteotti

- 21 - vernativa e fascista aveva reso impossibile ovunque la pr@- paganda avveesaria e in talune circoscrizioni persino ta presentazione delle liste d'opposizione. S'aggiunga che, là dove tali sistemi non avevan raggiunto !'effetto voluto o per furberia o per sacrificio di socialisti o popolari, la rappresaglia, appena conosciuti i risultali, fu terribile. La Brianza, la parte più ridente della regione lombarda fu saccheggiata, devastata, incendiata barbaramente e illigliaia furono le vittime di bastonature e ferimenti solo perchè la zona ricchissima cristiano-sociale non aveva dato ail fascismo il numero di voti desiderato e previsto. Le rappresaglie già sferratesi e ancora temute non avevan nemmeno permesso che si trovasser le firme neces5arie per i ricorsi alla -Giunta delle elezioni, per le proteste doverose; il fascismo spera va che il terrore bastasse a soff.ocare una odiosa impresa di terrore, che nessuno levasse una voce vibrante ad infirmare la legittimità di una camera naia daUa violenza. Ed invece quella voce si trovò, si levò. Solo per il discorso del 30 Aprile ogni deputato della maggioranza fu indicato alla nazione con gli attribµti che gli spettavano, si rivelò l'eletto del manganel'lo, dell'olio di ricino, del ·revolver alla tempia, d!:)ll'autocarro della QuesL,ora, dell'imposizione prefettizia poliziesca padronale, della minaccia, i1 deputato imposto da Mussolini, pena la morte, la _galera, l'esilio, l'affamamento. L'accusatore accusava per incarico d'un partito, ma, come sempre accade, portava nell'espletamento della sua funzione tutta la rigida severità, tutta la pacata baldanza del suo temperamento. Qualunque altro segretario del Parrita dei Lavoratori avrebbe smussato le punte, architellato tra-si ambigue, dato prova di quella diplomazia ch'era ormai, _per tutti coloro che volevan sa:lvar::i la pelle, una impelicntc n()- cessità. Biblioteca Gino BianGo

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==