-20e {li Fascismo che, d'altra parte, s'identifica in lui, una specie tii. ti-acotante spavalderia. * * * Le elezioni eran state une commedia grottescamente moslruosa. Inutile anche quella; come la marcia su Roma. Parlo anche quelle della fumosa e criminale fantasia det Presidente. Giù iHlimìclifa l'Italia con seicento assa~sinii e con persecuzioni senza precedenti, coalizzati tutti i partiti borghesi rn un ignobile « Blocco Nazionale », fol'giata una nuova !.egge elettorale ad hoc, Mussolini sapeva di poter contar~ sopra UH ll'ionfo elettorale senza bisogno di speciali provvedimenti. In un paese dove Giovanni Giolitti era riuscito a far cade1·e Matteo Renato Imbriani con· un telegramma a .liii prefetto, in un paese dove tutti i presidenti del Consiglio avevan .saputo per anni, per decenni che l'elezione 'di alme- •o frecento « moretti » dipendeva da un numero limitato di Jtigiiclli da cinque lire tagliati a metà, non c'era proprio bi- -;;ognodi misure stra.ordinarie per farsi una camera di centut'ioni del'la. Milizia, di funzionari dellac Cek.a e di' uomini li~p al capo del Governo per Ja « bustarella » di fine mese. Ciò non ostante, per quella smania di esagerazione che Jl) contraddistingue, per quella dispettosa voglia di sfida ch'è i ■ -iui u~a seconda natma, egli riuscì a togli~t·c alle elezioni egN i apparenza di ser·ietà, a renderle una burletta atroce. In ir1le1·eprovincie gli elettori, caricati su autocarri dalla Milizia &1'mata, era.n lrascinati alle cabine elettora:li a viva forza e nelle cabine trovavano nascoste camice neee cbe, tenendo loro i~ i'Pvolvnr .i,Un tempia, facevan scriveee e firmare la scheda f_a~Pi.-in1 ìri ì nlcre provincie e1'ano stabiliti severissimi contr{)i\i inrL,:irl!:nli. E 1utlo questo dopo che l'intimidazione goBiblioteca Gino Bianco
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