-10festa chiar_ii segni della pazzia e che è evidentemente un anormale questa nazione merita le sue sventure. I paranoici hanno momenti di abbattimento. lo credoche nei momenti d'abbattimento e di lucido intervallo Benito Mussobni senta ancora e abbia sentito, specialmente nei primi tempi del suo governo, la propria insufficenza, la sua incapacità a mantenere qegnamente il posto che occupava. D'altra parte gli elementi torbidi che aveva chiamato a raccolta attorno a sè premevano d'ogni lato, avidi soltanto di danaro e di cariche, di facili parate e di orgie. Degli uomini d'altri partiti che aveva adescato alla collaborazione, non si fidava. Sebbene gareggiassero coi suoi fedeli in inchini, in malleabilità, tn cortigianeria egli li aveva in sospetto. E i fedeli si dividevano in due categorie: l 0 S-ottotenentini dt complemento che avevan mal comandato un plotone in guerra e, gettati sul lastrico dalla smobilitazione, non avevan avuto nemmeno la capacità di trovarsi un impiego a seicento lire mensili. E di questi egli fu costretto a far sottosegretari di stato o ministri. Ricordiamo Acerbo, Finzi, Balbo. Il° Borsaioli e sfruttatori di malefemmine con sette condanne - compresa quella per diserzione - nella fedina criminale. Di costoro fece i ras e gli agenti segreti della sua polizia. ', . •• Ma le sue diffidenze e il suo considerare l'arte di governo semplicemente come l'arte di perseguitare fino al sangue e fino alla morte anche i più miti ed i più leali oppositori derivano dal suo male. La mania di persecuzione, caràtteristica nella paranoia da lue, fa scoprire nemici impla- ,càbHi dapertutto. Ed egli era portato a vedere in chiunque, per profondo ed insanabile dissenso d'idee, criticava, sia Bib'ioteca Gino Bianco
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