Giustizia e Libertà - A Giacomo Matteotti i socialisti italiani

vostra custodia amica ed armata, fino al giorno della risurrezione non è un Qspite cli passaggio: E' vostro sangue, come fu nostro sangue. La sua vittoria, la sua rissurrezione saranno la vittoria, la resurrezione comune . . . . Che questo monumento parli ai giovani operai; che esso parli anche a quella gioventù borghese che sente i privilegi di classe come un furto alla collettività se non si impegnano ad aiutare l'opera di redenzione. Dica a tutti che la vita non mette conto di e.1scre vissuta, che essa potrebbe veramente essere una beffa di peuimo gusto, il prodotto di un capriccio insolente Jell' ozio di un nume, se non la si consacrasse tutta intera all' ideale di una umanità più alta e meno belluina della ·presente; che la vita è un dramma serio e che non vive chi, per codesto ideale, non è pronto in ogni inomento a rinunciare alla vita. Se il monumento questo non dirà, se esso rimarrà muto nel freddo glaciale clel suo marmo, non sarà che una decorazione architettonica, che un sepolcro senza storia e senza anima. I grandi morti non si onorano se non sforzandosi di emularli. Compagni, Viva Matteotti! Viva la libertà! Viva l'Internazionale dei lavoratori ! Biblioteca Gino Bianco

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