dei preti - asserviti a tutte le reazioni - egualmente si deve escludere di lottare insieme ai coinunisti, che mirano ad instaurare in definitiva una nuova dittatura. Voi sapete bene operai, che la dittatura del proletariato, che sarebbe una ubbia in I.talia, anche in Russia è una bugia. Anche in Russia la dittatura del proletariato è diventata subito la dittatura di }?iccole minoran:z:;e, di alcuni uomini, e infi~e Ji un uomo e di una nuova burocrazia statale, che in nome del proletariato tirannegg-iano i proletari, contadini cd operai. I lavoratori non hanno bisogno della dittatura per l' affermazione del proprio diritto, e per la conqui,ta della propria emancipa- ... zione; affermano che il fine immediato della lotta rivoluzionaria in Italia è la conquista della repubblica democratica. Facciano i comunisti dell'ironia su questo e ci accusino di allearci colla borghesia: non vi è accusa più stolta; rispondiamo: il proletariato socialista, ed esso solo, è Jen1ocratico; e propugna ed attuerà una politica di democrazia, cioè una politica che abbia per legge fondamentale la legge della maggioranza e dell'autonomia. Cosl il parlare di borghesia democratica è una contraddizione in termini: la borghesia, in quanto tale, è conservatrice e fa per necessita una politica di conservazione. E gli operai non potranno mai allearsi agli industriali, felici che il fascismo abbia disarmato il p1·oletariato, togliendogli l'unico suo mezzo di difesa e di conquista che è lo sciopero. Il proletariato, alleandosi oggi sul terreno del!' azione con quanti sentono la necessita della lotta per la ,iconq uista della li berta, non rinuncia invece a nessuno dei postulati socialisti della sua battaglia. Domandare ai socialisti di rinunciare al concetto di lotta di classe è domandare che neghino la ragione stessa del loro essere. I socialisti riaffermando la necessita della lotta di classe, riaffermano che soltanto in una societ.l di liberi e di uguali, cioé in una socicta iocialista, la lotta di classe cesser8, per lasciare posto alla lotta per l'affermazione individuale, che nessun livellamento assurdo potra mai sopprimere. Biblioteca Gino Bianco
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