dalla comm1ss1one mista per i rapporti internazionali - ricorda « la moderazione del pensiero politico e il suo completo accordo con i metodi politici del movimento laburista inglese ». La scomparsa di Matteotti era considerata come una perdita internazionale, come un lutto per la grande famiglia proletaria. Così a Berlino, il 14 giugno, in una solenne seduta del Congresso Socialista, il presidente Wels commemorò il compagno italiano, che egli definì uno dei più capaci e dei più coraggiosi membri del socialismo internazionale la incarnazione del coraggio personale nell'ora grave. Così a Parigi si ebbero, nei primi giorni, dopo il delitto, comizi pubblici e manifestazioni, anche ufficiali, in Parlamento; così a Bruxelles il senato approvava - con 73 voti contro I contrario e 19 astenuti - l'invio di un indirizzo di condoglianza alla Camera Italiana: così, alla Camera Ungherese non mancò la voce del socialismo internazionale che, per bocca del deputato Farker, stigmatizzò « l'orribile, brigantesco delitto ». Così a Ginevra un turbine di popolo, convenuto a un meeting di protesta per l'eccidio di Matteotti, plaudiva il rappresentante olandese - Ondegeest - venuto a dire (e duole a noi il nostro cuore di italiani nel riportarlo). « Non ci sono più in Italia i briganti della Calabria, ma ci sono i briganti in camicia nera ». E a Vienna ancora, il popolo, in ogni dove uguale per levare la sua voce contro il delitto ascoltò la magica, solenne, armoniosa parola di un organo, che suonò una musica di celebrazione per il .Martire. RICORDIAMO Ricordiamo qual'era la condizione delle plebi italiane trenta o quarant'anni or so· no. Ricordiamo la feconda opera di redenzione svolta dal Partito Socialista e i magnifici risultati, in tutti i campi, della associazione, della cooperazione, della civiltà del lavoro. Possiamo esserne orgogliosi! L'ascesa e lo sviluppo dell'Italia nel concerto civile delle nazioni, coincidono perfettamente con l'ascesa e lo sviluppo del Partito Socialista e delle libere organizzazioni operaie. La guerra prima, poi le conseguenti illusioni estremiste di ieri, la reazione e le 16 Biblioteca Gino Bianco E ancora - a Fratta - il giorno in cui i miseri resti ricomposti del profugo ritrovavano pace nella casa materna, la voce del mondo giungeva a dire il compianto di tutti gli uomini: erano i fratelli d'oltre oceano - gli esuli della miseria - che salutavano la salma dell'esule in Patria morto per la libertà della sua terra. Noi commemoriamo in schiavitù il primo anniversario del martirio. Disse bene chi disse che Giacomo Matteotti non sarà commemorato se non iJ giorno della liberazione. Prima di allora noi possiamo esaltare questo nostro Eroe in un modo solo: operando perchè l'Italia ritrovi la sua libertà. Sappiamo che nel venerarlo abbiamo vicini i fratelli di tutti il mondo: lo sappiamo per le loro parole, per il consenso che ci è giunto nell'era più triste: lo sappiamo perchè crediamo nella profonda solidarietà degli uomini liberi nell'esecrare la violenza e nell'onorare il martirio. L'esaltazione è dunque veramente internazionale: ma l'opera non può essere che -nostra. Sappiamo che il mondo ci guarda e aspetta dalle nostre opere di giudicare se siamo degni della fibertà o se non è giusto che restiamo un popolo di schiavi. E' ancora Filippo Turati che parla dinanzi_ alla folla universale, alla commemorazione di Jaures: « Io vengo da un paese oppresso all'interno e privato della sua libertà e della sua dignità. Spetta all'Italia riconquistarla. Qualunque sia la sorte dell'Italia, conviene che siano gli italiani stessi a ritrovare la loro libertà, senza far appello agli stranieri, anche se questi sono fratelli, come i convenuti alla commemorazione di stasera». violenze fasciste di oggi, hanno interrotta e distrutta molta parte del nostro lavoro. Ebbene, lo rifaremo! Il socialismo è un'idea che non muore. Come la libertà. Anche nell'ora delle avversità - rivendichiamo la nostra Fede - riaffermiamo i nostri principii - correggiamo i nostri errori - riportiamo fra i lavoratori la luce e la speranza della redenzione - prepariamo le nuove coscienze più salde e più pure · per il trionfo del lavòro, nella grande solidarietà umana. MATTEOTTI
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