Giovani socialisti unitari - Matteotti : 10 giugno 1925 - 1966

INDICE FILIPPO TURATI: Lui ANTONIO GREPPI: Dopo un anno GIOVANNI ZIBORDI: L'amico ed educatore degli umili CARLO ROSSELLI: Commemorazione nelpag. 3 5 l'azione 7 ANTONIO POLI: L'animatore dei giovani GIACOMO MATTEOTTI: Il dovere oggi mi comanda di restare nel 8 posto più pericoloso 9 ROBERTO VERATTI: Il segretario del partito IO Il discorso dell'on. GONZALES: Non essere vili DINO GENTILI: Partecipazione internazionale all'esaltazio12 ne di Matteotti 15 GIACOMOMATTEOTTI: Ricordiamo 16 GIOSUE' FIORENTINO: Matteotti in Sicilia 17 GIUSEPPE FARAVELLI: Matteotti e le correnti del socialismo 20 A raccolta 2 L'eroe attacchino 6 Giacomo Matteotti è martire 19 In controcopertina la riproduzione della prima pagina dell'edizione del '25. Biblioteca Gino Bianco 10 GIUGNO 1966 NEL SEGNO DELL" UNITA" DI TUTTI I SOCIALISTI di ANTONIO POLI Gli scritti comparsi in questo fascicolo si possono quasi tutti considerare inediti, in quanto il numero unico, stampato in occasione del primo anniversario della morte di Giacomo Matteotti, fu interamente sequestrato. Essi vengono ripresi dalle prime bozze di stampa, che ho conservato nei lunghi anni trascorsi e che, per varie ragioni, non furono mai ristampati. Oggi, finalmente, in un formato diverso dall'originale, ma che ne garantisce una migliore conservazione, per iniziativa dei giovani socialisti milanesi, gli scritti del 1925 rivedono la luce in una situazione politica particolarmente interessante e promettente. 1925. La data del primo anniversario dell'assassinio del Segretario del nostro Partito, si avvicinava ed il crescente declino della vita democratica e quindi anche del movimento socialista, con le prospettive di un immediato futuro sempre più difficile e incerto, accresceva, nei giovani socialisti unitari, il desiderio di fare qualche cosa, di fornire innanzitutto a noi stessi la testimonianza che il ricordo del 10 Giugno, nonostante il tempo passato e la situazione presente, non era sbiadito, ma rimaneva sempre acuto e impegnativo. Gli articoli furono quasi tutti firmati, ma il regime, in questa occasione, preferì insieme al sequestro il silenzio assoluto e non ricorse nè a denunce nè ad arresti. Sul nome di Matteotti, sulla data del 1O Giugno, sulla libertà di stampa e di organizzazione, stava per calare ancora più buia la notte del ventennio. Ma il fuoco del ricordo matteottiano non potè mai essere spento. 1966. Nella prospettiva dell'unità di tutti i socialisti, la formazione di un Partito Socialista unificato, in grado di diventare la determinante forza politica della classe lavoratrice italiana, può segnare una decisiva svolta storica. Nessuna figura quanto quella di Giacomo Matteotti, per la comune venerazione, è in grado di richiamare all'unità i socialisti italiani. Giacomo Matteotti, che fu anche definito << l'uomo nuovo,, del socialismo italiano, (segue in III di copertina)

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