Giovani socialisti unitari - Matteotti : 10 giugno 1925 - 1966

L'animato deigiovan di ANTONIO POLI Ci fu un tempo in cui dai nostri avversari si affermò « che nessuna fede anima il Socialismo ». Eppure anche nel periodo precedente alla guerra, l'azione dei socialisti fu ispirata da grandi e nobili nassioni e non mancarono le prove di sacrificio. Certo, molti, troppi, passarono pel Parlito socialista e poichè non erano animati da vera fede nel Socialismo andarono a finire nel campo opposto. Ma l'idea socialista rimase, col suo fascino, a confortare coloro che tutto avevano dato senza nulla chiedere. Occorreva però la persecuzione attuale, perchè la fede brillasse più luminosa e nel socialismo, purificato dal dolore, fermentasse il senso religioso della propria missione. Tutti i partiti italiani sono schierati oggi contro il fascismo in una irriducibile opposizione, ma soltanto i socialisti furono sempre avversi, soltanto essi rimasero fermamente a contrastarne il passo, perchè essi non potevano cedere e più che alle loro personali fortune pensarono all'adempimento di un duro dovere verso la società. E rimasero essi la guardia giurata delle più alte idealità umane, del patrimonio sacro dell'umanità. E questo poterono fare rimanendo fedeli al socialismo. E' naturale quindi che il nostro Partito sia stato il più colpito, perchè fra le opposizioni è la forza più viva, più forte, più giovane. 8 BibliotecaGino Bianco Il Partito Socialista Unitario è giovane non perchè la sua organizzazione abbia avuto inizio nel 1922, lo è per lo spirito che lo anima, lo è soprattutto per l'afflusso continuo della migliore gioventù italiana. E se oggi nella Federazione Giovanile e nel Partito molti sono i giovani lo si deve in gran parte a Giacomo Matteotti. Perchè è lui che comprende subito che il problema dell'inquadramento delle masse nel nostro Partito è in gran parte il problema della gioventù. E' Matteotti quindi che, Segretario del Partito, stimola l'attività dei primi nuclei giovanili unitari; è a lui che si deve in gran parte se « Libertà ))' il giornale dei giovani socialisti, può uscire. E' lui, infine, che in poche scultoree parole fissa il compito dei Gruppi Giovanili quando dice: « La Sezione giovanile dovrà rinnovarsi nel senso di tornare ad essere il luogo di raccolta dove i giovani possano trovare modo di educarsi, moralmente, politicamente ed anche fisicamente, valor·z=cndo nel contempo il coraggio fisico e quello morale, per fare dei nostri giovani degli uomini fieri della fede che hanno abbracciato e capaci. al momento opportuno, di difenderla col proprio sacrificio». E' Matteotti che in un memorabile articolo apparso sul terzo numero di « Libertà )) parlando dell '« Ora dei giovani >> ha parole che non si possono leggere senza commozione, perchè in esse c'è l'offerta

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