Matteotti : fatti e documenti

•I . I I J . -49poco dopo delle o:e 115 il De Bono aveva dato oi:dine dhe 'il Dumlni ·s.j arrestaaae. Come lo aveva sa,puto} E' àa osservai.si dhe il senatore De Bon~. già in altre occasioni, aveva man:itestata la sua convin..- _ zione éJh.e dm-e si commettevano atti di illegalità e di violenza. ividovesse t:tovarai la mano di Dumini... » Evidentemente I... ,Ma di questo ip~sso -:- ci pare .;._.' ·tutti gli indizi atti a, pTovare la colpevolezza di un deli'nquente si riducono con estrema facilità a zero. ed è assai natU1rale dhe le .prove non siano mai ritenute sufficienti. . Con questo· ·.comodo sistema, .il dU1bbio 'fondatissimo suscitato dalla imp'l'ud~nza di De Bono.• col mostra~ prima del tempo la sua conoscenza dell'assassinio com- ~sso e della colpevolezza di Dumini, viene senz'altro · eliminato, e la sentenza puo' concludere· : · e ... è pienamente verosimile dhe il Dumini, ritornato dalla sua. impresa ,si confidasse èuhito ·con i suoi amici e protettori (quali?· Dumini e ritornato dalla. auo· impresa » si ccmfitl"" anzitutto corr . Muaaolrini. - N. d. C.) e co~I' pu6' spiegarsi come la voce pot~ eoMecitamente giungere al De Bono senza clhe sia necessazio pensare. ad '\ln& qulllaiasi antecedenza nella colpevole impresa. 7> Oosi.' si crede d'aver dimostrato la mancanza del con...- corso di De Bono n.ell'organizzazione dell'assassinio diMatteotti, malgrado le testimonianze decisive, aggravate dal fatto di cui sopra. . •Più difficile è stata l'impresa di -m10ndare De Bono anche dell'accusa di favoreggi.amènto degli assassini. La sentenza è obbligata a riconoscere : « Che la clirea:io~e generale della P. S. abbia c~eduto di potersi- ' aoafitulre e. •i sia cli fatto, so&tituita ali' au,forita giuridi%iaria neÙeprime indagini e nei primi accertamenti Jell' at>oenuto delitto, ., ·co,a manfJeatae nessuno -r11t1 negato. Il De Bono cerco' ,li giUatificarai dicendo dhe egli aveva pensato che, cosi' facendo, ~on si vedre'bhe aecreaciuta la pubblica agitazione ,già eosi9 grave. ScusO' non osliJa .poichè · la inquietezza pubblica si sarebbe dovuta più, fiadlm.ente e più ragionevolmente caJma.re ·con far tutti sicuri c:he laah:aetizia vrebbe 8Ulbitoe tranquillamente cdmpiuto il auo ufficio, e Ed il f affo non puo' certo sfuggire ad un seoero giuJi%lo:.. , 11.« severo giudizio ,,, tuttavia non gi~e fino a ritenere che l'arbitraria ingerenza -di De Bono sia stata esercitata per sotb'arre alla giustizia i colpevoli, ma soltanto• a d~are . che non sia stata « mantenutq sempre la Bi iote a 1n

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