. \ I • , ( ., r V. .• Il contegno del mandante- ---····--- r Cio' premesso, vediamo come si è c~rtato MU$so·-· - lini dopo r assassinio di Matteotti, da lui voluto e fatto eseguire dalla sua « ceka ». Ricomiattio che la sera. del 1O giugno, o al più tardi la matina deli' 11 e~i aveva avuto dal suo sicario Dumini la notizia e la pirova (ca~e e passa,porto) dell9assassinio di Matteotti• ln possesso di questi lugubri cimelii, aveva ancora. il cinismo di scherzare oscenamente sulla sorte della sua vittima. La sera de11' 1 l giUlgllo « l' on. M-ussolini reduce da Montecitorio dove aveva cominciato a circolare la voce della scomparsa de}l' on. Matteotti da casa-, con, tono sarcastico esclamo' : « I pussisti sono inquieti perchè « non trovano Matteotti... Sarà andato a ... )> e qui IDl • e81J)reasione eccessivam,ent~ boccaccesca ». Cosi"' testifica Cesare RDssi nel SUIO secòndo memo-- riale COII11Pilatoin carcere. Lo stesso Rossi, in uno dei suoi articoli pu1bMicatii nei primi. giomi dello scorso · marzo suil Daily H erald, ricorda an~ un altro episodioan_alogo : . , « Subito dopo il delitto Matteotti r atteggiamento di~- M'tussol.ini fu princiipai)rr.Jeliltecinico e ironico. Il merçoledi' ~ra, il giorno dOJPO rassassinio, egli s~ignandomi disse : « Matteotti ha sempre cercato le Opposizioni ; adesso queste oanno a cercare lui IN UNA' FOGNA. »· ·Ma il 2iomo dOIPO, alla Camera., mentiva audacemente mJOstrando cli dubitare ancora ctella fine tragica della. Bibfo ec' ·Giho Bi neo I '·
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==